Voci di Chiostro –Text

Archivio di Stato di Firenze, fondo Compagnie religiose soppresse da Pietro Leopoldo, Domenicani di Montepulciano, filza 3420, inserto 11, Libro di Ricordi
 
Anno 1603.
In quest’anno fu tenuto capitolo Provinziale in questo Convento, dove fu spesa lire 613, e per resarcimento del Convento lire 291 e in detto Capitolo per definitore il Padre Priore Sordini, quale si deliberò di far dipingere le due ale del Chiostro che erano fatte e compiute, e però procurò di impegnare la Nobiltà della Città perch`é concorressero a questa spesa. La prima Lunetta della seconda ala del Chiostro, con la volta la fece dipingere il Signor Guido de Nobili, la seconda Marcello Lorenzini, la terza Monaldo Bellarmini, la quarta Asdrubale Egidij, la quinta Ascanio Cervini, la sesta Ascanio Mattioli, e la settima Francesco Fanti con quella che è sopra la porta del Andito che va in Sagrestia, e finita quest’opera gli venne in pensiero di finire il Chiostro, ma essendo ora mai vicini a finire il suo Priorato non volle metter mano a quest’impresa.
 
Anno 1632.
In tempo del sopraddetto Padre Priore dell’Antella si diede fine al Chiostro perché fece rifare la Porta che entra nel Chiostro, sopra della quale vi fece dipingere una Istoria della Santa dal signor Gasparo Mattei, di poi fece aconciare e intonacare un ala di Chiostro, fece con diverse limosine dipingere quattro lunette, e l’abboccamento di S. Domenico e S. Francesco lo fece dipingere il Signor Ottavio Capponi, benché allora non poté intonacare le dette camere, fece la stanza del Pane nel ultima stanza del chiostro, levando dal refettorio il frullone, e l'ospizio da madre e altri attrezzi da fare il Pane.
 
Anno 1652.
In quest’anno furono fatte dipingere cinque Lunette del Chiostro e spese di persone particolarii, fu fatta fare la lunetta sopra la porta grande della Chiesa da Salvi Castellucci allievo di Pietro da Cortona, la lunetta sopra la porta di sagrestia, quale fece fare Giovanni Bavi, avendo prima il Padre Priore levata la porta di sagrestia, e posta in mezzo, che prima stava nel canto.